"Ho visitato i teatranti, i pupari contemporanei e i luoghi di studio e conservazione dei pupi e dell'Opra. Sono due punti di vista. Uno è quello museale-etnografico, culturalmente munito dei lumi che servono a comprendere e sistemare quel passato che si deve sapere...
[...]
Gli altri, alcuni pupari vivi e vitali, discendono direttamente dall'interno delle tribù dei pupi; non portano lo sguardo fuori, ma si guardano dentro; sono gravidi della loro stessa tradizione; rifiutano di appendere e ammutolire i loro legni, anche a costo di smontare il teatrino per svelarne i delicati e non quieti meccanismi intimi e profondi." (Maurizio Buscarino)