Il volume intende fornire una rilettura della figura di Dante e della sua opera attraverso le immagini che lo hanno reso celebre in tutto il mondo, in un arco temporale che va dal Duecento al Novecento, con l'obiettivo di presentare le molteplici traduzioni figurative della sua potenza visionaria.
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Sono circa 300 le opere presentate, di artisti quali Cimabue, Giotto, Ambrogio Lorenzetti, Beato Angelico, Lorenzo Lotto, Michelangelo, Federico Zuccari, Giovanni Stradano, Guido Reni, fra coloro che si cimentarono con l'iconografia dell'Inferno e del Giudizio universale; e ancora Andrea del Castagno, autore di una delle prime prove della raffigurazione dell'immaginedel poeta; fino all'esaltante riscoperta romantica della Commedia (da Ary Scheffer a Henry James Holiday e Dante Gabriel Rossetti), e in particolare dell'Inferno, visto come uno straordinario repertorio di temi sublimi dove emergono personaggi come Paolo e Francesca e il conte Ugolino, Farinata e Pia de' Tolomei, destinati a diventare universali e a entrare nell'immaginario collettivo sostituendo l'antica mitologia. Da Tintoretto a Canova, da Previati e Sartorio a Casorati, infine, l'ultima sfida, quella di sperimentare immagini in grado di restituire le visioni non rappresentabili del Purgatorio e del Paradiso. Saggi: Marco Antonio Bazzocchi, Alessandro Betori, Jan Blanc, Lina Bolzoni, Gianfrancoo Brunelli, Alberto Casadei, David Ekserdjian, Mario Finazzi, Francesco Leone, Fernando Mazzocca, Alessia Mistretta, Francesco Parisi, Paolo Procaccioli, Paola Refice, Lorenzo Riccardi, Ulisse Tramonti.