In questa serie di articoli, vogliamo riflettere sul corpo, il fondamento stesso della nostra esistenza. Il corpo è la manifestazione fisica e tangibile del nostro sé. Non è solo un insieme di parti e funzioni, ma un'unità che dà forma alla nostra esperienza di vita e alla comprensione di noi stessi. È attraverso il corpo che forgiamo il nostro senso di identità, e cerchiamo il nostro posto nel cosmo. Il corpo non è solo un oggetto fisico, ma un fenomeno vissuto, sperimentato e interpretato che plasma il tessuto stesso della nostra esistenza.
Dunque, il nostro corpo è qualcosa che possiamo leggere e interpretare. È un testo. È un sistema di segni che comunica. Il corpo umano è un potente dispositivo narrativo, una tela su cui un regista inscrive complessi messaggi sociali, politici e culturali. Il corpo diventa parte del testo del film, comunicando un significato che va oltre il dialogo. Quando il corpo cambia, si crea una narrazione complessa in cui il corpo diventa un legame tra culture diverse.
Suddivisi in tre categorie tematiche distinte, i film che vi proponiamo per questo anno ci invitano a riconsiderare il corpo non solo come forma fisica, ma come testo vivo ed espressivo:
- Embodied Ideologies
- Quantum Sight
- Anatomy of Dreams
Embodied Ideologies: Questo gruppo di film ci sfida a riflettere sul ruolo del corpo come luogo di potere e di conflitto, evidenziando come esso possa simboleggiare sia l'oppressione che la liberazione. Questi film intrecciano narrazioni in cui il corpo è sia arma che tela, non un semplice contenitore, ma un'affermazione, sfidandoci a ripensare l'identità, la resistenza e i modi in cui viviamo nella società. Film come “Il grande dittatore” e “Fa' la cosa giusta” esaminano come i corpi diventino luoghi di lotta politica. “Persepolis” offre una prospettiva animata unica sull'autonomia corporea di fronte all'oppressione politica. “Tutto su mia madre” esplora le complessità del genere nel nostro mondo.
Almodovar, Pedro. All About My Mother. Spain, 1999
Chaplin, Charles. The Great Dictator. USA, 1940
Lee, Spike. Do the Right Thing. USA, 1989
Satrapi, Marjane. Persepolis. France-USA, 2007
Quantum Sight: suggerendo una visione che trascende le attuali limitazioni fisiche, questa categoria di film implica la capacità di vedere a livelli quantistici o attraverso dimensioni multiple, superando i confini della percezione. Questi film esplorano temi come il modo in cui la tecnologia potrebbe alterare o migliorare la nostra percezione visiva, l'integrazione dell'intelligenza artificiale o i potenziali sviluppi futuri della realtà virtuale o aumentata. Questi film si avvicinano all'idea del corpo come testo, suggerendo che in futuro il nostro stesso modo di vedere potrebbe essere “letto” o “scritto” come un codice, fondendo il biologico con il tecnologico o l'informativo.
Classici della fantascienza come “Metropolis” e “Blade Runner” presentano visioni di come la tecnologia potrebbe rimodellare le nostre forme fisiche, mentre “Stalker” offre una visione più filosofica dell'evoluzione del corpo e della mente umana.
Lang, Fritz. Metropolis. Germany, 1927 [1984]
Scott, Ridley. Blade Runner [Final cut]. USA, 1982
Tarkovskij, Andreij. Stalker. URSS, 1979
Wenders, Wim. Wings of Desire. Germany, 1987
Anatomy of Dreams: questo gruppo di film fonde il fisico con l'etereo, suggerendo che i nostri sogni hanno una struttura tangibile e corporea che può essere esaminata e compresa. I sogni raccontano storie e questi film ci ricordano che i nostri corpi stessi narrano le nostre esperienze interiori. I nostri sogni possono rappresentare un cambiamento o una possibilità. Il corpo stesso è un sito di potenziale trasformazione, proponendo che le nostre forme fisiche non sono solo carne, ma documenti viventi delle nostre esperienze, aspirazioni e del nostro contesto culturale. “The Pillow Book” e “Orlando” sono film in cui il corpo viene celebrato e adornato. Questa selezione eclettica comprende anche opere di grande impatto visivo come “The Color of Pomegranates” e “Howl's Moving Castle”, che utilizzano il corpo come tela per l'espressione artistica.
Greenaway, Peter. The Pillow Book. UK, 1995
Miyazaki, Hayao. Howl's Moving Castle. Japan, 2004
Parajanov, Sergei. The Colour of Pomegranates. URSS, 1968
Potter, Sally. Orlando. UK, 1992
In questa esplorazione cinematografica, il corpo emerge come protagonista attivo, luogo di trasformazione e mezzo di comunicazione che trascende la parola.
Infine, due libri, per cominciare:
Taiuti, Lorenzo. Corpi sognanti. L'arte nell'epoca delle tecnologie digitali. Milano: Feltrinelli, 2001
Di Summa, Laura T. A philosophy of fashion through film. On the body, style, and identity. London-New York-Dublin: Bloomsbury Academic, 2022
[Pubblicatio il 30/09/2024; ultimo aggiornamento 07/12/2024]